sabato 4 giugno 2011

Pedaliamo facendo il giro intorno al Lago di Chiusi

Oggi altro bel giro in compagnia di Augusto già presente nell’uscita di Pozzuolo.
È quasi una settimana che non vado in bici a causa di impegni e purtroppo problemi di salute, una mezza influenza ancora non del tutto guarita, ma la giornata è bella, molto calda e la voglia è tanta.
Partenza come al solito da Chianciano (475 m s.l.m.) in direzione Montallese, primi 7 km discesa e pianura si viaggia bene, arrivati al bivio di Montallese (251 m s.l.m.) si prende a destra per arrivare dopo 3 km ed un dosso al bivio dei quattro poderi (252 m s.l.m.) dove giriamo a sinistra, qui dopo 800mt di pianura comincia la salita che arriva al Porto (298 m s.l.m.), in antico il paese era scisso in due parti, Portus Philippi e Porto Maggiore. Probabilmente queste località sorgevano ai margini della palude della Chiana e servivano come attracco per le barche. Intorno al 1500 risalgono le prime notizie circa un'organizzazione comunitaria, per via della presenza delle due dogane, quella perugina e quella toscana, nella località di Passo alle Querce.
Da Porto la strada d’ora in poi è tutta discese lievi e strappi fino ad arrivare, dopo quasi 5 km a Gioiella (364 m s.l.m.), oltre che dagli antichi etruschi (sono state trovate alcune tombe, visitabili, con pregevoli manufatti, sin dal 1777), nella successiva epoca medioevale era rifugio estivo del Duca della Corgna, che cercava scampo dalle zanzare che infestavano le acque, all'epoca paludose, del Trasimeno. Il duca qui aveva il suo casino di caccia, in cui cercava riposo ed evasione dopo le sue avventure. Inoltre, vi si trovava anche una tenuta dei gesuiti.

Fu una delle 14 poste del Chiugi Perugino, il territorio occidentale del Trasimeno che ricadeva sotto l'influenza di Perugia (e dello Stato della Chiesa).
Da Gioiella invece che andare verso il crossodromo prendiamo a sinistra in direzione di Vaiano, la strada è molto bella, non c’è praticamente macchine e sale o scende dolcemente sopra le colline che dividono il Lago Trasimeno che rimane alla nostra destra ed il Lago di Chiusi intorno al quale si snoda tutto il giro di oggi.
Gli scorci che ci offre il Lago di Chiusi sono veramente belli e particolari e la strada è costeggiata quasi continuamente da alberi di frutta come ciliegi o susini, si arriva rapidamente a Vaiano (369 m s.l.m.), come in altre località del territorio castiglionese, anche qui sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici che fissano i primi insediamenti al tempo degli etruschi prima e dei romani poi.

Nel basso medioevo, il crinale di Vaiano divenne l'unica via di comunicazione tra Chiusi e Cortona, per via dell'impaludamento delle pianure della Chiana. Qui, infatti, vennero erette due fortificazioni militari, una senese e l'altra perugina, che servivano anche da dogana.

Durante il dominio longobardo venne costruita una fattoria fortificata (curtis munita).

Vaiano poi divenne sede di parrocchia, intitolata a sant'Egidio abate.
Da Vaiano proseguiamo ancora fino a Cimbano (343 m s.l.m.) dove prendiamo sulla destra in direzione di Chiusi, la strada comincia subito a scendere con un asfalto non molto bello, la discesa non è ripidissima, ma continua e presenta solo un tratto con due curve dove bisogna stare attenti, arrivati alle torri di Beccati Questo (Siena) e Beccati Quest'altro (Perugia), dopo un cavalcavia prendiamo ancora a destra in direzione del Lago di Chiusi, dopo un breve tratto pianeggiante al bivio si prende a sinistra per ritornare sulla statale Chiusi-Chianciano, qua si trova il tratto con le pendenze più forti 800 mt al 10,5%, per me che ancora non sono in forma è tutto un affanno, ma comunque ce la faccio, poi una breve discesa con molte curve ravvicinate e torniamo alla statale 146 che collega Chiusi a Chianciano verso il quale torniamo.
Bel giro con bellissimi scorci del Lago di Chiusi, vale la pena, unica vera difficoltà il tratto al 10,5%, ma si supera, abbiamo percorso 48 km in 2h10’09” alla media di 22,4, non un granchè, ma ho la scusa della salute cagionevole e che ancora non ho recuperato!
Oggi alici marinate fatte in casa ed insalata di farro con tonno, wurstel, feta greca e misto di sott’olii accompagnate da un Orvieto Classico, alla prossima!

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