giovedì 30 giugno 2011

Pedalata fino a Montefollonico, con temporale a sorpresa!


Montefollonico
Martedi 28 giugno, altra uscita serale con Augusto; giornata calda ma per fortuna si è alzata un po di arietta, questa prendiamo da Chianciano (475 s.l.m.) in direzione di Montepulciano.
Pieve di San Leonardo
Subito  una salita con tornanti per uscire dal paese, sono solo 600 mt, ma al 7% e all’inizio bisogna andare cauti, poi la strada prosegue con mangia e bevi, tutto il percorso e praticamente sempre salite e discese, pianura quasi niente.
Dopo 2 km si arriva alla frazione di Sant’Albino (484 s.l.m.), dove sorgono le Terme di Montepulciano passate le quali comincia una salita di 2 km al 4% che ci porta a Montepulciano  (605 s.l.m.).
Prima di entrare a Montepulciano al bivio prendiamo a sinistra in direzione di Pienza, qui la strada è molto bella, continui saliscendi tra vigneti e zone boschive, dopo 6 km si arriva ad un bivio (492 s.l.m.) dove abbiamo girato a destra in direzione di Montefollonico, meta del nostro giro.
Montefollonico - Area Il Tondo
Dal bivio rapida discesa e dopo circa 2 km una salita di 1,5 km non molto difficile ma con continue variazioni di pendenza, in cima troviamo il bivio dove girando a destra si prende per Montefollonico (554 s.l.m.).
Anche qui rapida discesa e poi 2 km di salita leggera, attraverso un boschetto, che ci portano al paese dove troviamo un mercatino, prima della porta del centro storico ci fermiamo ad una fontanella con acqua freschissima.
Montefollonico - Il Tondo Mappa
Le prime notizie sul popolamento della zona risalgono agli uomini di Neanderthal (60.000 anni fa circa) con gli utensili litici rinvenuti in località "Il Tondo" (attualmente parco pubblico). Il territorio conserva inoltre tracce di frequentazione di epoca etrusca e romana.
L'abitato si sviluppò fra il XII e il XIII secolo, prima con la fondazione della pieve di San Leonardo da parte dei monaci cistercensi del vicino monastero, poi come borgo fortificato della Repubblica senese. Il nomederiva dal latino fullones (persone che lavoravano i panni di lana), questo perché i monaci si dedicavano alla follatura della lana.
Amatori Pici Chianciano su Facebook
La sua posizione strategica, ne faceva infatti un utile avamposto contro Montepulciano, alleato di Firenze. Nel 1543 si arrese all'esercito imperiale di Carlo V ed entrò a far parte del dominio fiorentino dei Medici.
Da Montefollonico ripartiamo e facendo il percorso inverso torniamo a Chianciano, ma arrivati a Montepulciano ci coglie a sorpresa un temporale che ci costringe ad affrontare gli ultimi 8 km e specialmente le discese con molta prudenza, che acqua!!!
Vino Nobile di Montepulciano
Questo è un buon giro, non troppo duro e piacevole affrontabile da tutti i tipi di ciclisti, abbiamo percorso 41 km in 1h43’52” a 23,7 di media.
Questa sera un bel piatto di pici al ragù e per scaldarsi dopo la pioggia, Nobile di Montepulciano, alla prossima!

mercoledì 29 giugno 2011

Breve Giro nella Val di Chiana risalendo a Montepulciano

Mercoledì 22 giugno piccola uscita ma interessante, bella giornata, calda per questo parto sul tardi quando frascheggia un po.
Acquaviva - Teatro dei Concordi
Partenza sempre da Chianciano (475 m s.l.m.) in direzione Montallese (251 m s.l.m.), 7 Km prevalentemente in discesa, poi al bivio svolto a sinistra, la strada prosegue praticamente in pianura, attraverso la Val di Chiana, per 6 km ed attraverso le frazioni di Tre Berte (258 m s.l.m.) e Salcheto (253 m s.l.m.), qui comincia una leggera ascesa di 1,5 km che mi porta ad Acquaviva (290 m s.l.m.) dove si tiene la festa della birra, le prime tracce di Acquaviva si trovano su un documento dell'803, firmato a San Vittorino de Acquaviva, pieve di cui si è persa traccia.

Nottola - Ospedale riunito di zona
Era abitata già dai Romani, come testimonia il pavimento di un edificio romano ritrovato nel 1957.

Dal 1988 fino ai primissimi anni del nuovo secolo, Acquaviva è stata suddivisa in quattro rioni, definiti Aie, in omaggio alla tradizione contadina: Aia di Chiavino (azzurri), Aia di Cochino (gialli), Aia di Passerino (verdi), Aia di Puntale (rossi). Nell'ambito della Fiera di San Vittorino, le quattro aie si sfidavano nei giochi del "Pazzo Fierale", trasposizione contadina e tradizionale dei noti Giochi senza frontiere. Tra le competizioni più sentite c'era la corsa dell'ocio (maschio dell'oca).
Bici in Val di Chiana
Attraversata Acquaviva trovo un bivio e prendo a destra, fatti 3 km si arriva a Montepulciano Stazione (259 m s.l.m.), qui costeggiata la ferrovia si gira a sinistra e dopo 200 mt circa al bivio (263 m s.l.m.) ho preso ancora a sinistra, da qua la strada sale per 7,5 km, praticamente fino a Montepulciano (605 m s.l.m.).
Montepulciano - New Moon set
Il primo tratto fino al bivio di Nottola, dove c’è l’ospedale riunito di zona, la salita è facile, c’è solo uno strappo al 6% di 500 mt poi continua leggera, dopo il bivio aumenta leggermente la pendenza, ma è negli ultimi 600 mt, all’altezza della Cicolina, che si trova il tratto più duro, lì le pendenze raggiungono l’11% poi finalmente la strada spiana e si arriva a Montepulciano, capitale del vino Nobile, famosa per i suoi palazzi e per i molti film che ci hanno girato (tra gli ultimi New Moon della saga di Twilight).
Rosso di Montepulciano
Costeggiata Montepulciano si arriva al bivio di San Biagio dove giro a sinistra e fatti 9 km, prevalentemente in discesa e senza grosse difficoltà si torna a Chianciano.
Giro breve per mantenere la gamba, sono 37 Km li ho percorsi in 1h35’07” alla media di 23,6.
Questa sera salsicce con fagioli e pomodoro fatte in padella con aglio tritato accompagnate da tanto pane e Rosso di Montepulciano, alla prossima!

sabato 25 giugno 2011

Altro Tour da Chianciano a Castiglione del Lago in compagnia di Augusto

Martedi 21 giugno terza uscita in compagnia di Augusto, causa guasto meccanico ho dovuto cambiare la ruota posteriore, ora ho un leggero profilo…
Si parte da Chianciano (475 m s.l.m.) in direzione di Montallese dopo 7 km di discesa e pianura si arriva ad un bivio al cartello di Montallese (251 m s.l.m.), giriamo a sinistra in direzione Acquaviva, dopo 6 km di pianura si entra al Salcheto al centro c’è un altro bivio (253 m s.l.m.) prendiamo a destra per Castiglione del Lago, meta di oggi, dopo 4 km prima asperità la salita di 2 km al 5% di pendenza, da quota 252 m s.l.m. che finisce a Pozzuolo (353 m s.l.m.).
Pozzuolo Umbro
Pozzuolo è il paese natale del fisico e paleontologo Franco Rasetti, nipote ed allievo del locale medico e naturalista Gino Galeotti. Fu uno dei principali collaboratori di Enrico Fermi e componente dei ragazzi di via Panisperna.
Da qui abbiamo continuato, passando sulla sinistra, per Nardelli (330 m s.l.m.) e dopo 5 km siamo arrivati a Castiglione del Lago (262 m s.l.m.).
Il comune si estende nella parte occidentale dell'Umbria, confinando con la provincia di Siena e quella di Arezzo. Il suo territorio comprende gran parte del lago Trasimeno e l'isola Polvese.

Castiglione del Lago
Castiglione del Lago sorge su di un sperone calcareo che in origine era la quarta isola del lago ma, in seguito all'abbassamento del livello delle acque e al crearsi di una pianura di tipo alluvionale, assunse infine l'attuale configurazione.

Questa fertile zona pianeggiante, corrispondente all'antico invaso lacustre, è delimitata ad ovest da una serie di rilievi collinari che segnano il confine fisico con la Toscana.
Vitellino - Sagra del Cinghiale
A Castiglione del Lago dovevamo prendere il bivio a destra prima del sottopasso, ma abbiamo sbagliato e fatto un giro interno per riprendere la strada per Gioiella, da qui la strada sale costantemente per 4 km e per tutto l’attraversamento di Vitellino (302 m s.l.m.) dove si tiene la Sagra del Cinghiale.
Poi qualche saliscendi e si arriva a Gioiella (366 m s.l.m.) dove c’è uno strappo di 500 mt al 7%.
Oltre che dagli antichi etruschi (sono state trovate alcune tombe, visitabili, con pregevoli manufatti, sin dal 1777), nella successiva epoca medioevale era rifugio estivo del Duca della Corgna, che cercava scampo dalle zanzare che infestavano le acque, all'epoca paludose, del Trasimeno. Il duca qui aveva il suo casino di caccia, in cui cercava riposo ed evasione dopo le sue avventure. Inoltre, vi si trovava anche una tenuta dei gesuiti.

Fu una delle 14 poste del Chiugi Perugino, il territorio occidentale del Trasimeno che ricadeva sotto l'influenza di Perugia (e dello Stato della Chiesa).
Gioiella - Gara Cross
Da Gioiella abbiamo svoltato a destra e proseguito attraversando Porto (298 m s.l.m.) poi siamo scesi al bivio dei 4 poderi (252 m s.l.m.), ma prima di arrivare al bivio ci siamo fermati a mangiare delle more di gelso bianche fantastiche poi si è proseguito a dritto attraversando il bivio altro stop dove ci siamo attaccati ad un pesco carico e via in direzione di Macciano, qua si affrontano 2 strappi al 10% di 400 mt e si passa sopra l’autostrada.
Vino Chianti Docg
A Macciano (353 m s.l.m.) giriamo a destra in direzione di Chianciano, qui la strada è abbastanza scorrevole ma molto trafficata, prima di arrivare a Chianciano ultima asperità 1,2 km al 4%.
Bel giro, ci siamo divertiti ed ho pedalato veramente bene abbiamo percorso 56 Km in 2h23'40” alla media di 23,3, giro per tutti da fare con calma per passare una bella giornata in bici!
La sera bistecche di maiale cotte alla brace con sale grosso e aromatizzate con rosmarino accompagnate da patate cotte in padella con zucchine, cipolla e carote e dell’ottimo Chianti, alla prossima!

domenica 12 giugno 2011

In Giro per la Val d'Orcia salendo a Castiglione d'Orcia

Ieri ho fatto una breve uscita ripetendo il giro  a Montepulciano, già descritto in post precedente, ma oggi grande uscita.
Val d'Orcia
Sono partito da Chianciano (475 m s.l.m.) in direzione della Foce, subito salita 1,2 km che mi porta a quota (554 m s.l.m.) poi dopo 1 km discesa della diga fino al fiume Astrone (459 m s.l.m.) per risalire subito nei 2 km successivi al valico della Foce (557 m s.l.m.) ora tutta discesa per 5 km , primi 3 km con tornanti poi più facile fino al bivio sulla destra (304 m s.l.m.), dove giro in direzione di Siena.
Rocca d'Orcia
Ora la strada è tutta in leggero falsopiano , attraversando la Val d'Orcia per 9 km fino al bivio di Bagno Vignoni- San Quirico (262 m s.l.m.) dove giro a destra, dopo poco più di 1 km trovo il bivio per Castiglione d’Orcia (277 m s.l.m.) che inbocco, subito si comincia a salire e non si smetterà fino a Castiglione d’Orcia.
Castiglione d'Orcia
Il primo tratto è abbastanza duro, ma dopo 1 km c’è un breve tratto dove la salita un po’ alleggerisce, poi si fa ancora più dura, dopo 2,3 Km dal bivio finisce il tratto più difficile e si arriva a Rocca d’Orcia (429 m s.l.m.), le origini della Rocca sono quasi certamente etrusche: negli orti del paese sono stati trovati frammenti di ceramica etrusca e romana. Lo stesso nome di “Tentennano” – documentato nella forma medievale “Titinianum” - potrebbe derivare dall’etrusco “Tinia”, cioè Giove, il padre degli dèi: si possono fare anche ipotesi suggestive: lo sperone roccioso attirava i fulmini scagliati da Tinia? o vi sorgeva un santuario di Tinia? (siamo vicini all’Amiata, la “Montagna Sacra” degli Etruschi ...).
Rocca Aldobrandesca
Proseguo ancora ora la salita è decisamente più facile e dopo 2 km arrivo finalmente a Castiglione d’Orcia (540 m s.l.m.), situato al centro della Val d'Orcia, famosa per la rocca Aldebrandesca a poca distanza dalla strada statale Cassia, arroccato su una collina, propaggine della pendice settentrionale del monte Amiata, a lato della valle, comprende anche le frazioni di Rocca d'Orcia, borgo medievale situato su un colle roccioso impervio sopra il quale svetta la Rocca di Tentennano (o Tintinnano), e di Bagni San Filippo, località termale famosa per le sue acque bianche come il latte.
Rosso d'Orcia
A Castiglione d’Orcia mi fermo con un motociclista sotto un ciliegio e faccio incetta di ciliegie, poi riparto e torno a Chianciano con rifacendo il percorso inverso, non incontro grandi difficoltà se non nei 5 km di salita verso il valico della Foce e poi nella salita di 1,2 km della diga già descritte in post precedenti.
Bellissima giornata di bici, oggi ho percorso 57 km in 2h42’14” alla media di 21,3, considerando il dislivello e le lunghe salite mi posso accontentare.
Questa sera coniglio con cipolla, patate, carote, rosmarino e salvia innaffiato da vino bianco ed a tavola un bel Rosso d’Orcia, alla prossima!

sabato 4 giugno 2011

Chianciano - Castiglione del Lago, che bel Giro!

Ieri bellissima uscita, giornata stupenda, con temperatura ideale, sole con un leggerissimo vento fresco.
Sono partito come sempre da Chianciano Terme in direzione di Montallese per poi proseguire verso Pozzuolo, il percorso è praticamente in discesa per i primi 3 km e poi una lunga pianura.
Arrivati a Montallese dopo 7 km che si percorrono in un attimo, si svolta a sinistra, attraversata la frazione de Le Tre Berte si arriva al Salcheto li si gira a destra in direzione  Castiglione del Lago.
Qui dopo 5 km la prima aperità, una salita di 1,2 km per arrivare a Pozzuolo, salita facile con una pendenza costante, attraversato il paese si prosegue con una lunga e continua discesa per Nardello e poi si arriva dopo 5km a Castiglione del Lago (304 mt slm), uno dei più bei paesi che si affacciano sul Trasimeno.
Dominata da una bellissima Rocca e con il suo Palazzo Ducale è inserito tra i borghi più belli d’Italia, davanti nel lago, si può ammirare l’Isola Maggiore.
Da li prendo la via del ritorno, ma seguendo un altro percorso, infatti prendo per Vitellino attraverso una strada in leggera salita per 6 km poi proseguo per Gioiella dove c’è il crossodromo internazionale, per arrivarci c’è uno strappo di 800 mt al 7% che si fa sentire.
Dentro Gioiella svolta a destra in direzione Porto, brevi saliscendi e poi giù verso il bivio dei quattro poderi, qui si svolta ancora a destra per tornare a Montallese dove si trova il bivio per Chianciano.
Per tornare gli ultimi 3 km sono difficili, prima un strappo di 700 metri al 10%, poi dopo un breve tratto per rifiatare, comincia una salita di 2,3 km che finisce a Chianciano con una pendenza del 5% nel primo chilometro e del 6,5% nel chilometro finale, comunque un bellissimo giro!
Il percorso è di 53 Km ci ho messo 2h16’11” alla media di 23,7, molto bello e divertente, adatto anche a chi vuol passare una giornata con la bici al lago.
Questa sera, tradizionale torta al testo umbra, con verdure, stracchino e salsiccia accompagnata da un bel Chianti, alla prossima! 

Pedaliamo facendo il giro intorno al Lago di Chiusi

Oggi altro bel giro in compagnia di Augusto già presente nell’uscita di Pozzuolo.
È quasi una settimana che non vado in bici a causa di impegni e purtroppo problemi di salute, una mezza influenza ancora non del tutto guarita, ma la giornata è bella, molto calda e la voglia è tanta.
Partenza come al solito da Chianciano (475 m s.l.m.) in direzione Montallese, primi 7 km discesa e pianura si viaggia bene, arrivati al bivio di Montallese (251 m s.l.m.) si prende a destra per arrivare dopo 3 km ed un dosso al bivio dei quattro poderi (252 m s.l.m.) dove giriamo a sinistra, qui dopo 800mt di pianura comincia la salita che arriva al Porto (298 m s.l.m.), in antico il paese era scisso in due parti, Portus Philippi e Porto Maggiore. Probabilmente queste località sorgevano ai margini della palude della Chiana e servivano come attracco per le barche. Intorno al 1500 risalgono le prime notizie circa un'organizzazione comunitaria, per via della presenza delle due dogane, quella perugina e quella toscana, nella località di Passo alle Querce.
Da Porto la strada d’ora in poi è tutta discese lievi e strappi fino ad arrivare, dopo quasi 5 km a Gioiella (364 m s.l.m.), oltre che dagli antichi etruschi (sono state trovate alcune tombe, visitabili, con pregevoli manufatti, sin dal 1777), nella successiva epoca medioevale era rifugio estivo del Duca della Corgna, che cercava scampo dalle zanzare che infestavano le acque, all'epoca paludose, del Trasimeno. Il duca qui aveva il suo casino di caccia, in cui cercava riposo ed evasione dopo le sue avventure. Inoltre, vi si trovava anche una tenuta dei gesuiti.

Fu una delle 14 poste del Chiugi Perugino, il territorio occidentale del Trasimeno che ricadeva sotto l'influenza di Perugia (e dello Stato della Chiesa).
Da Gioiella invece che andare verso il crossodromo prendiamo a sinistra in direzione di Vaiano, la strada è molto bella, non c’è praticamente macchine e sale o scende dolcemente sopra le colline che dividono il Lago Trasimeno che rimane alla nostra destra ed il Lago di Chiusi intorno al quale si snoda tutto il giro di oggi.
Gli scorci che ci offre il Lago di Chiusi sono veramente belli e particolari e la strada è costeggiata quasi continuamente da alberi di frutta come ciliegi o susini, si arriva rapidamente a Vaiano (369 m s.l.m.), come in altre località del territorio castiglionese, anche qui sono stati rinvenuti diversi reperti archeologici che fissano i primi insediamenti al tempo degli etruschi prima e dei romani poi.

Nel basso medioevo, il crinale di Vaiano divenne l'unica via di comunicazione tra Chiusi e Cortona, per via dell'impaludamento delle pianure della Chiana. Qui, infatti, vennero erette due fortificazioni militari, una senese e l'altra perugina, che servivano anche da dogana.

Durante il dominio longobardo venne costruita una fattoria fortificata (curtis munita).

Vaiano poi divenne sede di parrocchia, intitolata a sant'Egidio abate.
Da Vaiano proseguiamo ancora fino a Cimbano (343 m s.l.m.) dove prendiamo sulla destra in direzione di Chiusi, la strada comincia subito a scendere con un asfalto non molto bello, la discesa non è ripidissima, ma continua e presenta solo un tratto con due curve dove bisogna stare attenti, arrivati alle torri di Beccati Questo (Siena) e Beccati Quest'altro (Perugia), dopo un cavalcavia prendiamo ancora a destra in direzione del Lago di Chiusi, dopo un breve tratto pianeggiante al bivio si prende a sinistra per ritornare sulla statale Chiusi-Chianciano, qua si trova il tratto con le pendenze più forti 800 mt al 10,5%, per me che ancora non sono in forma è tutto un affanno, ma comunque ce la faccio, poi una breve discesa con molte curve ravvicinate e torniamo alla statale 146 che collega Chiusi a Chianciano verso il quale torniamo.
Bel giro con bellissimi scorci del Lago di Chiusi, vale la pena, unica vera difficoltà il tratto al 10,5%, ma si supera, abbiamo percorso 48 km in 2h10’09” alla media di 22,4, non un granchè, ma ho la scusa della salute cagionevole e che ancora non ho recuperato!
Oggi alici marinate fatte in casa ed insalata di farro con tonno, wurstel, feta greca e misto di sott’olii accompagnate da un Orvieto Classico, alla prossima!

giovedì 2 giugno 2011

Giro in Val D'Orcia, passando per Contignano e Gallina

Domenica 29 maggio ho fatto veramente un bel giro in bici, il clima era ottimo, sole e temperatura ottimale.
Sono partito da Chianciano (475 m s.l.m.) in direzione la Foce, subito una salita di 1,4 km al 6% poi arrivati alla diga una discesa rapida, arrivati in fondo si risale per 2 km pendenza media 4%, ma qui si sale a gradoni, l’ultimo è il più duro, arrivati al valico della Foce (557 m s.l.m.) si comincia una stupenda discesa a tornanti per arrivare in Val D’Orcia.
Finita la discesa al primo bivio ho preso a destra in direzione di Contignano, dopo poco in una curva ho incontrato un bel serpentone di circa 1,5 mt che si godeva il sole sull’asfalto, fatti 2 km si arriva ad un altro bivio ed ho proseguito dritto verso Contignano prima meta di oggi.
Da questo secondo bivio (319 m s.l.m.) che indica il paese a 3 km, la strada inizialmente è pianeggiante ma dopo 800 mt comincia la salita che mi porterà fino a Contignano, la salita è pedalabile non con grandissime pendenze se non nella parte centrale, qui incontro molti ciclisti, non senza faticare arrivo a Contignano (474 m s.l.m.) proprio davanti alla porta del piccolo centro storico.
A Contignano, famosa per la sagra del raviolo che si tiene nel mese di agosto, si trova la chiesa di Santa Maria Assunta, la quale è attestata già nel 1293, ma ha perduto le antiche forme romaniche. L'interno, coperto a capriate, presenta una decorazione a stucco di gusto barocco. Nella controfacciata, due tele dei primi del Seicento, un Miracolo i Sant'Eustachio e l'Incoronazione della Vergine e Santi, il paese è famoso anche per la produzione di un’ottima ricotta.
Da Contignano ritorno indietro in Val D’Orcia, tornato al bivio prendo a sinistra e proseguo costeggiando il fiume dopo 8 km praticamente tutti in pianura arrivo al bivio per Pienza (282 m s.l.m.), ma giro a sinistra dopo 3 km di saliscendi arrivo ad un altro bivio giro sempre a sinistra ed arrivo a Gallina (318 m s.l.m.).
Gallina e' una frazione di Castiglione d'Orcia situata sulla via Cassia: nei suoi pressi transita la linea immaginaria del 43° parallelo terrestre. Un tempo Gallina si chiamava Osteria della Scala ed era una stazione di sosta per il pellegrino che si recava a Roma.
Da Gallina proseguo per altri 3,5 km fino al bivio con l’intersezione Amiata (356 m s.l.m.) giro a sinistra e riprendo verso Chianciano dopo 5 km arrivo al nuovo bivio della Vittoria (305 m s.l.m.), da qui comincia la salita verso il valico della Foce (557 m s.l.m.) 5 km di salita con gli ultimi 1,5 km all’8%, arrivati in cima discesa per 2 km e salita della diga, 1,2 km al 9% che a questo punto si fanno sentire, arrivati in cima siamo all’ultimo chilometro da Chianciano.
Oggi un bellissimo giro attraverso la suggestiva Val D’Orcia, ho percorso 52 km in 2h17’33” alla media di 22,7, molto bene, il giro si può definire di media difficoltà, ma ne vale la pena.
Questa sera ravioli freschi di Contignano con ragù e crostata alla ricotta con Rosso di Montalcino, alla prossima!